Il FAS: ‘Lo streaming non sostituirà mai il live’

Gli spettacoli musicali in diretta Web possono rappresentare davvero una risposta a lungo termine alle esigenze di un settore, quello della musica dal vivo, messo in ginocchio dall’emergenza sanitaria?
In una nota ufficiale il Forum Arte e Spettacolo ha sollevato il problema della sostenibilità degli spettacoli life trasmessi in streaming, soluzione che ha dato grandi soddisfazioni a entità di alto profilo sul panorama internazionale - si pensi, tra gli altri, a BTS e Gorillaz - ma che rappresenta un’incognita per le realtà medio - piccole, che rappresentano la maggioranza del panorama artistico nazionale.
“Nella situazione attuale, prendersi cura degli spazi italiani dello spettacolo, significa ribadirne l'unicità”, osserva il FAS: “Per questo riteniamo che l'utilizzo dello streaming per la programmazione di eventi live meriti delle considerazioni approfondite e maggiore attenzione agli effetti collaterali, anche di lungo periodo. Produrre performance live, di qualunque genere, finalizzate alla distribuzione e alla vendita in streaming, è economicamente insostenibile per tutti gli spettacoli non finanziati dal FUS o da sponsorizzazioni, come del resto lo sono la maggioranza degli stessi”.
“L’omologazione culturale verso il basso con tagli criminali che si perpetuano da quasi trent'anni, assieme ad un approccio spesso distratto della politica e delle istituzioni, unitamente alla mancanza di un sistema di informazione serio e libero, hanno rovinosamente depauperato poco a poco tutto il settore dello spettacolo”, sostiene il FAS nel comunicato: “La soluzione a questa critica situazione non ci sembra sia lo streaming, proprio in virtù del suo totale scollamento con la natura della performance dal vivo. Può essere applicato per sostenere diversità e supportare la cultura di una economia sana e utile a tutti, non certo per aumentare il dominio della finanza e della speculazione come già sta purtroppo succedendo”.
“Lo streaming, dunque, non può sostituirsi all'esperienza complessiva del live né culturalmente, né socialmente”, conclude la nota: “Inoltre, in virtù dei suoi naturali limiti, potrebbe generare una forte e ulteriore ondata di disoccupazione a 360 gradi nell'intero settore. Qualunque spettacolo, infatti, necessita della circuitazione dal vivo per alimentare il lavoro per tutte le maestranze, gli artisti e tutte le imprese del settore, valorizzare le realtà locali e creare a cascata l'indotto turistico. Lo streaming non è e non sarà mai per sua natura replicabile in maniera comparabile ad una tournée. Il FAS - Forum Arte e Spettacolo - invita a investire risorse economiche e di comunicazione utili a superare le paure generate dalla pandemia e far tornare le persone a vivere insieme l’emozione dello spettacolo dal vivo nei nostri spazi per la cultura”.