Nile Rodgers: ‘Allo streaming serve trasparenza’

Nel corso delle audizioni in programma in questi giorni presso il parlamento britannico previste nell’ambito di un’inchiesta a largo spettro sul mercato musicale in streaming, il già leader degli Chic e apprezzato produttore Nile Rodgers ha fatto appello perché la filiera digitale adotti politiche più trasparenti nei confronti di artisti ed etichette.
“Non sappiamo nemmeno quanto valga esattamente uno stream”, ha osservato l’artista: “Non c’è modo di scoprirlo. Io considero le case discografiche come nostri partner: la trasparenza è necessaria. E’ interessante come ogni volta che compio verifiche sulle royalties con i miei partner trovi dei soldi. Succede tutte le volte. Un mucchio di soldi”.
Secondo Rodgers un modo per rendere più chiare le modalità di pagamento potrebbe essere quella di adottare per i passaggi in streaming le stesse modalità applicate ai passaggi radiofonici, per i quali i diritti vengono ripartiti equamente - al 50% - tra artisti e label.
Sempre nell’ambito della serie di audizioni la Ivors Academy, associazione che raggruppa gli autori con sede a Londra, ha presentato un pacchetto di proposte che include una revisione dei rapporti tra editori e major, una riforma del diritto d’autore e una messa a punto dei sistemi di gestione collettiva.
Al momento, riferiscono diverse fonti di stampa, nessun grande player sul mercato dello streaming digitale, né alcuna grande etichetta o società di intermediazione, ha ancora risposto all’appello dell’esecutivo britannico: al momento, tra le altre cose, nessun artista si è ancora espresso in modo positivo sulla situazione attuale del mercato dello streaming musicale.