OnlyFans, la musica mainstream scopre la piattaforma 'hot': il caso Cardi B

Fondata a Londra nel 2016 da Tim Stokely, la piattaforma OnlyFans è particolarmente popolare nel mondo dell’intrattenimento per adulti: il servizio permette alle star dell’hard di creare una propria community a pagamento presso la quale distribuire contenuti esclusivi, creando così una sorgente di guadagno parallela all’attività principale dei propri utenti.
La linea commerciale della società, oltretutto, è ritenuta abbastanza fair dai propri utenti: l’80% degli incassi vengono distribuiti ai creator associati, che negli ultimi dodici mesi hanno beneficiato di un flusso pari a oltre 200 milioni di dollari al mese. L’ultimo report commerciale sulla compagnia, del resto, ha fotografato una situazione di crescita importante: con 85 milioni di iscritti “contesi” da un milione di creator - tra i quali, oltre che alle star del porno, ci sono professionisti del fitness e (pochi) musicisti indipendenti - OnlyFans si aspetta di generare 2 miliardi di dollari di entrate a fine 2020.
Uno scenario del genere non poteva che ingolosire gli artisti musicali, soprattutto quelli che possono contare su una fan base piuttosto devota. In agosto la star dell’hip hop americano Cardi B ha aperto il suo account sulla piattaforma, mettendo bene in chiaro che gli unici contenuti esclusivi che i fan vi avrebbero trovato sarebbero stati musicali: secondo un’analisi di Bloomberg il solo backstage della clip di “WAP” avrebbe generato oltre 1000 dollari in mance (entrate extra rispetto a quelle generate dall’abbonamento mensile degli iscritti).
“Quando Beyoncé ha parlato di noi in 'Savage Remix' e Cardi B si è unita alla piattaforma abbiamo davvero iniziato a vedere la nostra crescita impennarsi", ha ammesso Stokely, raccontando di picchi nelle iscrizioni pari a mezzo milione di nuovi associati al giorno.