"Storie di un'altra estate", docu-serie dedicata a Diodato e in programmazione dallo scorso 29 novembre su RaiPlay, giunge al suo quinto appuntamento, che Rockol racconta quotidianamente all’interno di uno speciale che nei raccoglie le pillole più significative.
Il viaggio del vincitore di Sanremo 2020 stavolta lo vede approdare a Roma, in un episodio dedicato a un brano meno recente come "Babilonia"; e, come in ogni puntata, troviamo l'artista in compagnia di ospiti speciali: qui è il turno di Rodrigo D’Erasmo e di Massimo Martelli.
Per Diodato la Capitale è tutto fuorché un luogo qualsiasi, e tocca a lui chiarire in video come all'origine di un rapporto così forte ci sia, oltre a quella musicale, la componente teatrale:
“Roma è la città in cui mi sono formato musicalmente. È stata fondamentale l’esperienza dell’Angelo Mai, ed è stato Daniele Tortura, il mio primo produttore a portarmi nel magico mondo dell’Angelo Mai, un teatro in cui tutto era possibile.
L’Angelo Mai mi ha permesso seriamente di fare questo lavoro. Arrivavi in un teatro che si metteva a servizio dell’arte e di tante professioni. (…) Per la prima volta curavi le luci del tuo spettacolo, per la prima volta sentivi che quello che stavi facendo era qualcosa di importante, non solo per te ma importante anche per la società e per il pubblico.
Lì ho capito quanto fosse importante quello che volevo fare, e quanto fosse importante difenderlo in tutti i modi”.