Queen, "Innuendo": la storia dell'album (parte 2)

La copertina ha contribuito al successo dell’album Il curioso Taylor stava sfogliando distrattamente qualche volume in libreria quando un disegno attirò la sua attenzione: si trattava di un libro dell’illustratore e caricaturista francese ottocentesco Jean-Ignace-Isidore Gérard, noto con lo pseudonimo di Grandville.
A colpirlo fu l’immagine intitolata "Il giocoliere degli universi", che ritraeva un funambolo da circo intento a roteare i pianeti al posto delle classiche palline, sopra un “tappeto” di globi terrestri. La maglietta che indossava raffigurava la Triplice Dea, che simboleggia i tre aspetti della luna: giovane, madre e vecchia. L’illustrazione era inserita nel libro "Un autre monde", “Un altro mondo”, del 1844, ed è paradossale che a scoprirla sia stato Taylor, se si pensa che May avrebbe successivamente intitolato un suo album solista "Another World". .
La litografia originale era in bianco e nero e i Queen chiesero a Richard Gray, che già aveva realizzato la grafica di "The Miracle", di trasformarla in un’illustrazione a colori. Con il contributo di Angela Lumley, Gray li accontentò.
"Innuendo" venne pubblicato in pompa magna il 4 febbraio 1991, in particolare nel Nordamerica, dove per il lancio fu organizzato un party per VIP e stampa sulla Queen Mary ormeggiata a Long Beach.
Come già accaduto per "The Miracle", Roger e Brian dovettero intraprendere un nuovo giro del mondo, un pellegrinaggio tra radio e TV per interviste e promozione, per sopperire all’ovvia impossibilità di sostenere "Innuendo" con esibizioni live. Oltre che minimizzare la scelta – obbligata – di non tenere concerti dribblando le domande sulle condizioni di salute di Mercury, i due ambasciatori della musica dei Queen difesero appassionatamente il nuovo lavoro.
In un sondaggio del 2006 gli ascoltatori della BBC l’hanno messo al novantaquattresimo posto tra i migliori album di tutti i tempi. Anche le vendite premiarono il disco: primo posto nelle classifiche di Regno Unito, Italia (da noi fu al nono posto tra i più venduti del 1991), Germania, Svizzera e Olanda; secondo in Austria; terzo in Spagna; sesto in Australia e Nuova Zelanda;
ottavo in Norvegia; nono in Francia e Svezia.
Andò relativamente peggio solo in Giappone, che un tempo era una roccaforte della band, dove si fermò al diciassettesimo posto, e negli USA, dove la trentesima posizione nella classifica di Billboard era però un successo, visti i piazzamenti dei dischi precedenti.
“Non voglio che la gente compri i nostri dischi per fottuta compassione”: Freddie era stato accontentato. Nessuno tra i fan poteva immaginare che "Innuendo" sarebbe stato l’ultimo album pubblicato dai Queen con Mercury ancora in vita.
Roberto De Ponti
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I testi sono tratti dal libro di Roberto De Ponti “Queen – Opera omnia”, pubblicato da Giunti, per gentile concessione dell’autore e dell’editore; al libro rimandiamo per la versione integrale dei testi di presentazione delle canzoni di “Innuendo” e di tutti gli altri album dei Queen.

