Sarebbe stato molto più di un'invenzione poetica il progetto che David Bowie avrebbe avuto in mente, negli anni Novanta, per Ziggy Stardust, l'androgina rockstar venuta dallo spazio protagonista dell'album "The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars" che lo scomparso autore, cantante e performer britannico pubblicò nel 1972: secondo quanto riferito dallo sviluppatore di videogame Phil Campbell al Mirror l'artista avrebbe avuto l'intenzione di spedire realmente oltre la stratosfera la sua creazione.
Una doverosa premessa: Bowie, nel '98, fu coinvolto dalla Quantic Dream nella realizzazione di "Omikron: The Nomad Soul", titolo di ispirazione cyberpunk per la quale il fu Thin White Duke collaborò alla scrittura della colonna sonora prestando anche la voce a uno dei personaggi del gioco. Ziggy Stardust era già "morto" da un pezzo, più precisamente dal 1973, quando Bowie lo "ritirò dalle scene" in occasione di una serata all'Hammersmith Odeon di Londra. L'impegno nella realizzazione del video gioco aveva però riacceso nell'artista la voglia di resuscitarlo.
"Parlando saltò fuori l'idea di comprare qualche vecchio satellite ancora in orbita intorno alla Terra per rilanciare Ziggy direttamente dallo spazio", ha ricordato Campbell: "L'idea era che il suo alter ego tornasse a trasmettere direttamente da lì".
Il progetto non andò in porto, ma Bowie non rinunciò a lasciare il suo personaggio in "Nomad Soul": "Un giorno chiese se potesse lasciare il suo personaggio al gioco, e uscirne come David Jones [vero nome all'anagrafe dell'artista]. Fu un pensiero delizioso, considerando il fatto che scelse di farlo nell'anonimato. Oltretutto l'idea si adattava perfettamente allo spirito del gioco: 'Omikron' era una gigantesca trappola, dove chiunque avrebbe potuto perdere la propria anima per sempre".