Coronavirus, SIAE: 'Il compenso da copia privata non vada ai produttori'

Il presidente di SIAE Giulio Rapetti Mogol ha commentato le misure indicate al Governo dal presidente Confindustria Cultura Italia Innocenzo Cipolletta per sostenere i settori dell’industria culturale, pesantemente colpiti dalle conseguenze dell’emergenza coronavirus. In particolar modo, il grande paroliere oggi alla guida della Società Italiana Autori ed Editori, ha chiesto - come si legge nella nota diramata oggi, giovedì 26 marzo, dalla società di collecting - che il 10% di compenso incassato dalla SIAE per copia privata non venga esteso anche ai produttori:
"Condivido, apprezzo e sottoscrivo quasi tutte le affermazioni e le richieste del Presidente di Confindustria Cultura Italia Innocenzo Cipolletta al Governo e al Parlamento ma respingo con fermezza la proposta di estendere ‘ai produttori’ il 10% di compenso incassati dalla SIAE per copia privata. Il decreto ‘Cura Italia’ attualmente destina questo compenso ad autori, interpreti, esecutori e agenti mandatari che raccolgono sul territorio il diritto d’autore e che sono lavoratori autonomi che non hanno uno stipendio ma percepiscono una provvigione. E' una norma a tutela dei più deboli che vuole sostenere le decine di migliaia di autori e interpreti ed esecutori che vivono con una media mensile di 1000 euro al mese derivanti da proventi di diritto d’autore o concertini live e che ora non possono svolgere alcuna attività. Polverizzare ulteriormente le risorse per favorire produttori ed aziende di diversa natura non sarebbe né equo né giusto"