Coronavirus e concerti cancellati, TicketOne: 'I voucher per i rimborsi proteggono la filiera del live'

La gravissima emergenza sanitaria causata dal diffondersi del Coronavirus ha costretto il governo italiano a congelare del tutto l'industria musicale dal vivo, obbligando molti artisti internazionali a cancellare i passaggi nel nostro Paese originariamente previsti a partire dalla fine dello scorso mese di febbraio: intervistato da Italia Oggi, l'amministratore delegato di TicketOne Stefano Lionetti si è detto favorevole alla soluzione trovata dal Governo per soddisfare gli appassionati costretti a rinunciare agli show delle proprie star preferite senza causare ulteriori problemi di carattere finanziario alla filiera nazionale.
"La prima cosa è resistere a questa ondata di piena", ha spiegato Lionetti nel corso del suo intervento: "Promettiamo ai nostri clienti di risolvere tutto, ma di portare pazienza. La filiera sta provando a riprogrammare i concerti per recuperare le date che saltano. E spero che molte cose si possano spostare. Tante produzioni sono già a metà dell'opera, hanno anticipato molti soldi. Per questo è importante che nel Decreto Cura Italia sia previsto, anche per gli eventi cancellati, non un rimborso in denaro ma un voucher spendibile entro 365 giorni dalla sue emissione. In questo modo si tiene protetta tutta la filiera. Adesso, però, pure noi di TicketOne [che in questi giorni ha scritto ai propri clienti assicurando di essere al lavoro, pur con tutte le limitazioni imposte dalla situazione corrente, alla risoluzione delle problematiche relative ai rinvii e alle cancellazioni degli spettacoli] dobbiamo capire come funzionano i voucher, chi li deve emettere, chi li garantisce eccetera. Come dicevo, ci vuole pazienza".