Discografia UK: nel 2019 incassi record per oltre un miliardo di sterline

E' stato un anno d'oro, il 2019, per la discografia britannica: secondo un report diffuso dalla British Phonographic Industry oggi, martedì 17 marzo, con una crescita di 7,3 punti percentuali rispetto al 2018 l'industria musicale inglese ha incassato complessivamente un miliardo e cento milioni di sterline, il dato più alto fatto registrare nell'ultimo decennio. A guidare la crescita, come nei restanti mercati internazionali, è lo streaming, seguito dalle operazioni di sincronizzazione per videogames e contenuti televisivi, cinematografici e pubblicitari. Il prodotto fisico, secondo il rapporto, resta "resiliente", con il comparto del vinile che ormai occupa il 16,6% dei proventi di mercato ascrivibili al settore contro il 13,3% del Cd, che in ogni caso - dal punto di vista di unità smerciate - resta il formato dominante.
"Il successo dell'industria musicale è alimentato dagli investimenti delle etichette e dalla responsabilità dei rischi, quindi è importante per la salute sostenibile dell'ecosistema musicale che i ricavi delle etichette siano cresciuti sui risultati dell'anno scorso", ha spiegato in una nota Geoff Taylor, numero uno di BPI: “Tuttavia non possiamo riposare sugli allori. La musica britannica si trova ad affrontare un'intensa competizione in patria e all'estero, è sottovalutata da alcune piattaforme tecnologiche ed è minata da siti illegali diffusi. In effetti, le entrate totali rimangono oltre un quinto al di sotto del picco post-millennio registrato nel 2001. I tempi sono maturi per un nuovo accordo con il nostro governo per liberare tutto il potenziale della nostra industria musicale a beneficio della nostra cultura e della nostra economia".