Tekashi 6ix9ine scrive una lettera al giudice

La testata statunitense TMZ ha preso visione di una lettera di scuse che il rapper Tekashi 6ix9ine, in carcere in attesa di sentenza con diversi capi di accusa, ha scritto a un giudice.
Nella epistola il 23enne Daniel Hernandez, questo il suo vero nome, avrebbe mostrato rimorso per la sua 'appartenenza a una gang'. Nella lettera, scritta con la speranza di ricevere una pena detentiva più lieve, il rapper ammette i suoi 'crimini' e afferma che la sua vita sta 'crollando'.
Scrive Tekashi:
“Con l'avvicinarsi della data della mia condanna, sono sempre più sopraffatto dalle emozioni. Onestamente mi sento come se il mio mondo stia crollando. Non ci sono scuse, giustificazioni e nessuna scusa è abbastanza buona in questo mondo per spiegare i miei crimini. In questo tempo in carcere, ho avuto il tempo di riflettere sulla sconsideratezza e la follia delle mie decisioni. Mi sveglio ogni mattina chiedendomi se ne è valsa la pena?”.
In un altro passo Tekashi spiega come si considera un modello "per milioni di persone come artista, celebrità e come essere umano" e afferma che i fan di tutto il mondo possono imparare dalle conseguenze dei suoi errori. Descrivendo la sua affiliazione alla gang dei Nine Trey, dice che si sentì "sollevato" quando venne arrestato perché la banda aveva "il controllo della sua vita".
Scrive ancora:
“So di non essere una vittima perché le mie azioni hanno contribuito a questo pasticcio. Ora so di essere dispiaciuto per quello che è successo perché sono stato benedetto con il dono di un'opportunità che la maggior parte della gente sogna, ma l'ho sprecata coinvolgendomi con le persone sbagliate.”
Conclude il suo appello al giudice Paul A Engelmayer dicendo che è "sinceramente dispiaciuto per il danno che ha causato" e fa appello per una seconda possibilità per "dedicare una parte della (sua) vita assicurandosi che gli altri non commettano gli stessi errori“.
Il suo appello giunge dopo che i pubblici ministeri nel caso contro Tekashi hanno ufficialmente raccomandato che il rapper possa ricevere una pena ridotta.