Evoluzione del Vasco dei divertissements e di quello della violenza verbale, “Mi piaci perché...” gioca in modo esplicito fra coretti angelici da “donne oggetto” e tiro da “sesso e rock’n’roll”, all’interno di un’esposizione già matura del lato B del Blasco, quello in realtà meno importante di quello d’autore, di mera incitazione alla carnalità e/o provocazione. Sempre sorniona, peraltro.
Certo “Mi piaci perché...” finisce col rivolgersi pure a chi di Vasco ama solo certa violenza espressiva da retorica del rock e non sa cogliere l’ironia delle sue liriche. Tuttavia, per com’è scritto e cantato, è un divertissement di grana fina, forse troppo per i canoni della rockstar, tanto che Vasco, che piazza il brano anche come lato B del 45 giri di “Vita spericolata”, in un’intervista si sentirà in dovere di sottolinearne la valenza più trasgressiva: “Le sante non mi piacciono, le porti in macchina e si mettono a pregare”.
Domani scriveremo la storia dell’album “Bollicine”
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I testi sono tratti dal libro di Andrea Pedrinelli “Vasco Rossi, la storia dietro le canzoni”, pubblicato da Giunti, per gentile concessione dell’autore e dell’editore; al libro rimandiamo per la versione integrale dei testi di presentazione delle canzoni di Vasco Rossi.
Qui la copertina del libro