I Black Keys e quel furgone malandato
“El Camino” è l'album più rock’n’roll dei Black Keys? Cosa ascoltava il duo dell'Ohio quando lavorava al disco?

È stato il disco che più degli altri li ha fatti conoscere, quello che, sulla scia del successo del precedente “Brothers” del 2010, ha reso i Black Keys un fenomeno non più trascurabile: “El Camino” usciva nel 2011 e, trainato dal singolo “Lonely Boy”, rendeva omaggio ai primi anni del percorso artistico del duo dell’Ohio, quando Dan Auerbach e Patrick Carney si spostavano in lungo e in largo per il Paese con un furgono, El Camino appunto, scalcagnato.
“Penso che questo disco sia certamente più rock’n’roll di quello passato. Questo è dovuto principalmente a quello che stavamo ascoltando mentre lo registravamo”, raccontava a Rockol il frontman Dan Auerbach nei giorni in cui l’ideale seguito di “Brothers” faceva il suo ingresso nel mercato, spiegando: “Ascoltavamo gli Invincibles, Gerry Butler e molto hip hop quando abbiamo fatto 'Brothers' mentre quando abbiamo realizzato quest’ultimo abbiamo ascoltato i Crash, i Cramps, The Sweet e cose del genere”.
Passando a un discorso più generale, poi, sul successo e sulle motivazioni che spingono i due musicisti di Akron a fare musica, Auerbach si era così espresso: “Non m’interessa il successo con il grande pubblico, mi interessa guadagnarmi da vivere. Non sto facendo finta che tutto quello che mi serve sono un cappello di paglia e una chitarra acustica, mi piace guadagnarmi da vivere. Ma del grande successo non mi interessa granché. Cose come i Grammy sono molto belle, ma non facciamo musica perché vogliamo vincere dei premi. Io mi sento nato solo per fare il musicista, quindi…”. Il video completo dell’intervista lo trovate qui sotto:

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