Led Zeppelin, al via il nuovo processo per il caso 'Stairway to heaven'
A tre anni di distanza dalla sentenza che li scagionò dalle accuse, i Led Zeppelin tornano in tribunale.

I Led Zeppelin si preparano a tornare in tribunale per difendersi dalle accuse di plagio per la loro "Stairway to heaven", per quel riff di chitarra considerato dagli eredi del chitarrista della band losangelina degli Spirit, Randy Wolfe, troppo simile a quello di "Taurus", brano contenuto all'interno del disco d'esordio del gruppo e composto dallo stesso Wolfe.
Il caso-"Stairway to heaven", così come la vicenda giudiziaria è stata già da tempo ribattezzata, arriverà di fronte al Nono Circuito della Corte d'Appello degli Stati Uniti domani, lunedì 23 settembre, a distanza di tre anni dalla sentenza che scagionò Robert Plant (in foto) e soci delle accuse di plagio. Questo perché secondo i giudici del Nono Circuito della Corte d'Appello il processo del 2016 fu segnato da alcuni errori - che loro intendono riparare.
In questa prima fase verranno ascoltate le due parti. Avranno mezz'ora di tempo ciascuna: per Randy Wolfe, il chitarrista degli Spirit, autore del brano che - secondo le accuse - avrebbe forse troppo ispirato i Led Zeppelin, parlerà l'avvocato Francis Malfoiy; gli imputati intendono invece cedere parte del tempo a disposizione al Dipartimento di Giustizia del Governo americano, massima istituzione statunitense a livello di politiche giudiziarie, che ha sollevato gli autori di "Stairway to heaven" da ogni responsabilità.
Nel processo del 2016 un giudice distrettuale degli Stati Uniti aveva sostenuto che "elementi come scale cromatiche discendenti, arpeggi o brevi sequenze di tre note" non sono protetti dal diritto d'autore - ma il Nono Circuito della Corte d'Appello vuole ora vederci chiaro. Anche per capire in che modo la legge sul copyright può essere applicata in futuro.
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