È stata resa nota dal New York Times, che è entrato in contatto con un portavoce del medico legale del dipartimento governativo statunitense noto come Office of Chief Medical Examiner of the City of New York (OCME), la causa della morte del già leader dei Silver Jews David Berman, il cui corpo è stato trovato privo di vita lo scorso 7 agosto in un appartamento del quartiere newyorkese di Brooklyn, a Park Slope. Scrive il Times che Berman, che aveva 52 anni, si è suicidato impiccandosi.
La nuova band dell’artista, i Purple Mountains, ha pubblicato proprio lo scorso mese di luglio il suo album d’esordio e avrebbe dovuto mettersi in tour questo mese di agosto. Era da tempo, come ricordano anche i compagni di band di Berman, che il compianto artista, che difficilmente concedeva interviste, soffriva di depressione e faceva uso di droghe, trascorsi che includono anche un’overdose e un tentato suicidio nel 2003. Secondo quanto riferito da NME, in una delle rare chiacchierate con la stampa Berman aveva raccontato tempo fa che il suo “più grande segreto” risiedeva nei suoi trascorsi familiari. Il padre Richard Berman, lobbista – scrive sempre il New Musical Express - attivo nell’industria dell’alcohol e della droga, ha così commentato, con una dichiarazione, la dipartita del figlio:
Nonostante le difficoltà, è sempre rimasto il mio figlio speciale. Mi mancherà più di quanto lui fosse in grado di rendersi conto.