È il 1978 quando Bob Dylan pubblica Street Legal. Il cantautore statunitense, l’anno prima, divorzia dalla moglie Sara e rimane profondamente colpito dalla morte di Elvis. “Ho rivisto tutta la mia vita, tutta la mia infanzia”, afferma a proposito della scomparsa di Presley. “Non ho parlato con nessuno per una settimana”.
Street Legal nasce, quindi, in questo clima turbolento e il cambio di rotta nella sua vita privata si riflette anche nelle sonorità del disco.
Il rock vira verso il soul e lo si respira sia nell’utilizzo dei fiati (a partire dal sax di Steve Douglas) sia, soprattutto, nella presenza delle coriste (Jo Ann Harris, Helena Springs e la futura signora Dylan, Carolyn Dennis).
In questo album c’è, pertanto, un ritorno all’elettrico, ma che strizza l’occhio alle big band. Un avvicinamento alla black music e al gospel che lascia intravedere i primi segnali della conversione al cristianesimo del Bardo di Duluth.