Nuovo blitz dell’industria discografica internazionale contro i “file sharer” che diffondono abusivamente musica su Internet: e le denunce delle forze dell’ordine riguardano stavolta anche 26 cittadini italiani utenti di programmi peer-to-peer come KaZaA/iMesh, eDonkey, eMule, DirectConnect, BitTorrent, OpenNap, WinMX, Winny e Gnutella (Bearshare, Limewire).
L’operazione rientra nell’ambito di una nuova offensiva internazionale coordinata dall’IFPI (Federazione Internazionale dell’Industria Discografica) che ha interessato 11 paesi asiatici ed europei (per la prima volta anche Olanda, Finlandia, Irlanda e Islanda) per un totale di 963 azioni legali “ad personam”. In Italia diventano così 63 gli individui raggiunti dall’accusa di violazione dei diritti d’autore e dei copyright musicali, dopo i 37 denunciati già l’anno scorso: di questi, circa un quinto ha versato le sanzioni amministrative previste dalla legge ed è in attesa del procedimento penale. “Nelle prossime settimane”, avverte il direttore generale di FIMI Enzo Mazza, “altri soggetti saranno perseguiti per violazione sistematica delle norme”.
Tra i sanzionati negli altri paesi, ricorda un comunicato diramato dalla stessa FIMI, ci sono anche “un giudice tedesco, un cuoco francese e un consigliere comunale britannico, tutti responsabili di aver condiviso illegalmente on-line brani musicali in quantità variabile da qualche centinaia a decine di migliaia”.
L’operazione rientra nell’ambito di una nuova offensiva internazionale coordinata dall’IFPI (Federazione Internazionale dell’Industria Discografica) che ha interessato 11 paesi asiatici ed europei (per la prima volta anche Olanda, Finlandia, Irlanda e Islanda) per un totale di 963 azioni legali “ad personam”. In Italia diventano così 63 gli individui raggiunti dall’accusa di violazione dei diritti d’autore e dei copyright musicali, dopo i 37 denunciati già l’anno scorso: di questi, circa un quinto ha versato le sanzioni amministrative previste dalla legge ed è in attesa del procedimento penale. “Nelle prossime settimane”, avverte il direttore generale di FIMI Enzo Mazza, “altri soggetti saranno perseguiti per violazione sistematica delle norme”.
Tra i sanzionati negli altri paesi, ricorda un comunicato diramato dalla stessa FIMI, ci sono anche “un giudice tedesco, un cuoco francese e un consigliere comunale britannico, tutti responsabili di aver condiviso illegalmente on-line brani musicali in quantità variabile da qualche centinaia a decine di migliaia”.
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