Usa, audizioni al Congresso sul 'caso iPod': ostacola la concorrenza?
Una commissione sulla proprietà intellettuale istituita presso il Congresso degli Stati Uniti ha iniziato una serie di audizioni per accertare se la Apple Computer stia abusando della sua posizione dominante sul mercato dei lettori musicali portatili (di cui controlla circa il 75 % delle vendite) e se debba essere eventualmente obbligata a garantire una piena compatibilità d’uso tra i suoi popolarissimi iPod e iTunes e i sistemi delle aziende concorrenti.
Promotore dell’iniziativa è il deputato repubblicano del Texas Lamar Smith, il quale si è detto preoccupato delle limitazioni che i sistemi “chiusi” come quello adottato da Apple impongono alla piena fruizione del prodotto musicale digitale da parte dei consumatori. “Per fare un esempio”, ha ricordato Smith, “chi ha acquistato legalmente copie di musica digitale da Real non può ascoltarle sul suo iPod”. .
Tuttavia l’eventualità di un intervento statale in materia, in un paese come gli Stati Uniti molto poco incline a ingerenze dell’amministrazione pubblica nei meccanismi di funzionamento del libero mercato, sembra al momento raccogliere pochi adepti nell’opinione pubblica, tra gli esperti del settore e persino tra i maggiori rivali della Apple. “Non è prudente che il governo scelga già un vincitore nella battaglia tuttora in corso tra il DRM (sistema di protezione anticopia) della Apple e quello dei concorrenti” ha commentato William Pence, capo della divisione tecnologica di Napster. “L’integrazione tra sistemi differenti avverrà naturalmente una volta che il mercato della musica digitale si sarà ulteriormente evoluto”: parere, il suo, condiviso anche da altri politici americani come il democratico del Michigan John Conyers.