L’ex cantante dei Van Halen Sammy Hagar ha parlato con Lance Armstrong per il suo Podcast e ha raccontato una storiella sul batterista dei Motley Crue Tommy Lee, riportata da Alternative Nation.
Ecco il racconto di Hagar:
“Ricordo Tommy, la prima volta è venuto a Cabo (Cabo San Lucas, Baja California, Messico) per uno dei suoi compleanni, il cinque ottobre o qualcosa del genere (Tommy Lee compie gli anni il tre ottobre), il mio è il tredici. Così venne per festeggiare il suo compleanno con me, molto tempo fa, tipo quindici anni fa. Tommy era ancora nei Motley Crue, noleggia una lunga limousine e non so nemmeno dove cazzo l’ha trovata, perché allora non esistevano nemmeno cose del genere. Arriva Tommy e ha cinque o sei pollastrelle in macchina, entra al Cabo Wabo (il locale di Sammy Hagar), suona, mangiamo tacos e ci divertiamo. Poi mi arriva una chiamata che dice che Tommy è in prigione”.
Sammy continua:
“Ma che cazzo è successo? Aveva con sé queste ragazze, cinque o sei spogliarelliste, che si stavano spogliando e uscivano dal tettuccio dell'auto. Sai, le loro tette sbattevano. Ai poliziotti, laggiù, non frega nulla di quello che fai, ma dicono che se hanno un motivo per arrestarti e se possono estorcerti i tuoi soldi, lo fanno. Quindi, naturalmente, si è messo nei guai. È come se Tommy fosse sempre nei guai ovunque andasse. Avrebbe litigato o fatto altro, sarebbe comunque successo qualcosa”.