Ultimo - la recensione di "Colpa delle favole"

"Colpa delle favole" è il nuovo album di Ultimo, il terzo in appena un anno e mezzo.
Il disco arriva dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2019 con "I tuoi particolari" e chiude una trilogia aperta nel 2017 con l'album d'esordio "Pianeti" e portata avanti lo scorso anno con "Peter Pan". "Colpa delle favole" dà anche il titolo al tour che a partire dalla fine di aprile vedrà il cantautore romano esibirsi per la prima volta nei palasport, dopo i tre concerti-evento dello scorso autunno a Roma e Milano, per un totale di venti date già tutte sold out. Il 4 luglio, poi, Ultimo sarà in concerto allo Stadio Olimpico di Roma, lo stadio della sua città. Abbiamo ascoltato il disco ed ecco cosa ne pensiamo:.
La rabbia della canzone che apre l'album e che gli dà il titolo (con quei versi urlati come un grido d'aiuto: "Perché è colpa delle favole se la mia vita adesso è questa") e la nostalgia di "La stazione dei ricordi" (un flusso di parole per guardarsi indietro un'ultima volta) sono i momenti clou di un album che anche se non segna una crescita a livello di stile e di scrittura rispetto ai precedenti - tre dischi in un anno e mezzo sono tanti, forse troppi: forse se avesse avuto un po' più di tempo per scrivere avrebbe potuto provare ad ampliare un po' i suoi orizzonti, ma tant'è - si fa comunque apprezzare per l'autenticità con cui il cantautore racconta il fin troppo fulmineo passaggio dall'adolescenza all'età adulta e il lato oscuro del successo, che gli ha fatto venire voglia di rifugiarsi nel suo mondo e lo ha reso ancora più schivo e introverso: gli amici di sempre rimasti al parcheggio di San Basilio, un bicchiere di vino, le piccole certezze