Pete Doherty: 'La Brexit potrebbe distruggere la mia band. Ma...'

Lo stallo istituzionale che sta vedendo le forze politiche del Regno Unito non riuscire a trovare un accordo per formalizzare l'uscita del paese dall'Unione Europea sta diventando un argomento importante - e, soprattutto, d'attualità - anche per il mondo della musica. L'emittente televisiva Channel 4 ha affrontato il tema con uno degli artisti simbolo della scena rock britannica, Pete Doherty: il già co-frontman dei Libertines - oggi attivo coi Puta Madres (nella foto) - ha espresso una posizione molto ambivalente in merito.

"Mi sento come nella 'Collina dei conigli' quando i campi iniziano a diventare neri a causa della propaganda sulla Brexit con la quali continuiamo a essere nutriti", ha spiegato l'artista: "Non credo che questa grande nazione britannica possa farcela da sola, tra l'altro distruggendo - nel frattempo - il mio gruppo, perché nella band sono l'unico con il passaporto inglese". Non tutti i mali, tuttavia, verrebbero per nuocere. Alla domanda su come la Brexit potrebbe riverberarsi sull'industria musicale, Doherty ha risposto: "E' la cosa migliore che potrebbe capitare, alla musica. Vedete, avremmo un'ondata pazzesca di nuovi gruppi. Perché, sapete, c'è differenza tra scrivere una poesia mentre sei in galera e scriverla mentre sei in un cottage in riva al lago. Sugli artisti la Brexit avrebbe un incredibile contraccolpo".

Pete Doherty e i Puta Madres si esibiranno in Italia il prossimo 23 luglio alla Rocca Malatestiana di Cesena nell’ambito della rassegna Acieloaperto 2019.

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