Chiamatelo blues post moderno, se vi va. È lo stile di Gary Clark Jr, chitarrista texano che si è formato sui dischi dei fratelli Vaughan e che nel terzo album per una major mescola rock-blues, soul, hip-hop, reggae, funk, rock’n’roll. Scopo: raccontare dolori privati e storie collettive.
Lui, afroamericano che vive in Texas, è benestante, ha un ranch, una bella auto. Il vicino di casa non crede che un nero possa vivere in un posto del genere, gli dice: negro, tornatene a casa tua. E lui esplode: vaffanculo, sono figlio dell’America, questa è la mia casa. Non è una parafrasi, è il testo della canzone che apre il nuovo album di Gary Clark Jr e gli dà il titolo.