Beatles: 'Hey Jude' rischiò di non essere pubblicata negli USA per colpa di un'etichetta 'pornografica'

Un carteggio scoperto di recente tra i vertici della Capitol Records - etichetta che curò la distribuzione dei dischi dei Beatles negli USA - e quelli della Apple, la società fondata dai Fab Four, ha svelato un curioso retroscena riguardo l'immissione sui mercati statunitensi di "Hey Jude", uno dei brani più celebri del leggendario quartetto di Liverpool che venne messo in vendita come singolo (con, come lato B, "Revolution") negli ultimi giorni del mese di agosto del 1968.
Come riferisce l'Independent, a mettere in pericolo la pubblicazione del 45 giri fu l'etichetta posta al centro del disco, raffigurante la metà di una mela che - maliziosamente - potrebbe essere stata intesa come la rappresentazione dell'organo genitale femminile.

L'allora presidente della Capitol Stan Gortikov, il 28 agosto - quindi all'indomani della distribuzione del singolo sul mercato a stelle e strisce, che ebbe luogo il 30 agosto - scrisse una lettera ai dirigenti della Apple Records per esprimere tutta la sua preoccupazione: "Abbiamo un problema assurdo e imprevisto: ho appena ricevuto una telefonata da un operatore all'ingrosso della zona occidentale. 'State scherzando?', sono state le prime parole che mi ha detto: 'Lo sapete quello che state facendo? Davvero volete vendere prodotti con il nuovo logo della Apple?".
Nonostante la pruderie dell'operatore, lo staff dei Beatles decise comunque di distribuire i singoli sul mercato così come usciti dallo stampatore. E fece bene: "Hey Jude" risultò essere il singolo più venduto del 1968 nelle classifiche sia americane che inglesi.
La lettera è stata presentata al pubblico per celebrare il cinquantesimo anniversario dell'ultima esibizione pubblica dei Fab Four, il leggendario rooftop concert tenuto sulla terrazza degli uffici della Apple, a Londra, il 30 gennaio del 1969.