Pitchfork, storica testata online musicale americana parte del gruppo Condé Nast, dal 2020 sarà fruibile integralmente solo a pagamento: il provvedimento riguarderà tutti i giornali online in quota al colosso editoriale fondato nel 1909 a New York, da Vogue a Wired, passando per Vanity Fair, GQ, Architectural Digest e New Yorker. Il paywall, tuttavia, non sarà "a taglia unica", ha specificato l'ad del gruppo Bob Sauerberg: "Ogni testata è diversa, e ogni testata avrà un paywall adatto al proprio prodotto". La fruibilità a pagamento, secondo Sauerberg, è "la misura definitiva del coinvolgimento dei nostri lettori: non si tratta solo di passare del tempo [sulle nostre testate], ma di spenderci soldi".
La notizia del futuro a pagamento per Pitchfork segue di poche ore quella delle dimissioni del fondatore della testata Ryan Schreiber, che non solo ha lasciato vacante il suo ruolo in seno all'organico del giornale, ma ha anche ritirato la propria partecipazione dalla società madre Pitchfork Media.