Herself - la recensione di "Rigel Playground"

A tre anni dalla pubblicazione dell’EP in condivisione con i The Laissez Fair, Gioele Valenti, Herself, torna con “Rigel playground” otto pezzi interamente scritti, suonati e arrangiati da Valenti, registrati e mixati tra Palermo (città natale del Nostro) e Seattle presso Herself & Jonathan Personal Studios e masterizzati a Londra da Jack McKenna. Tra folk e neopsichedelia, Valenti mette sul piatto un lavoro che ha nei Mercury Rev e in particolare Jonathan Donahue, la prima fonte di ispirazione.

E se il sesto lavoro in casa Herself già da questa piccola premessa rivela la sua indole decisamente internazionale, la presenza di Jonathan Donahue dei Mercury Rev non può che confermare il tiro di un disco che già al primo ascolto riesce a trasportare in un mondo in cui folk e (neo)psichedelia si fondono perfettamente, creando una serie di intrecci melodici coloratissimi eppure sempre così malinconici. 

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