Tiromancino, 'Fino a qui': la storia di 'Strade' (con Calcutta)

Non solo Tommaso Paradiso e i suoi Thegiornalisti: tra gli ospiti del nuovo album dei Tiromancino, "Fino a qui", le cui lavorazioni hanno visto Federico Zampaglione e compagni reincidere una manciata di loro classici insieme ad alcuni amici e colleghi, c'è anche un altro simbolo della nuova scena cantautorale romana. Si tratta di Calcutta: il cantautore di "Pesto" affianca Zampaglione nella nuova versione di "Strade" (da "La descrizione di un attimo" del 2000) registrata dai Tiromancino appositamente per "Fino a qui". Ma come è nata la collaborazione con Calcutta? Ecco cosa racconta Federico:
"Calcutta secondo me è uno che ha capito che il suo punto di forza sono le canzoni e vuole che l'attenzione sia concentrata su quelle. Per alcune cose mi ricorda quello che ero io agli esordi: nei videoclip non comparivo quasi mai. Ero restio all'apparire, all'andare in tv: volevo che si parlasse dei pezzi, che l'attenzione fosse tutta sui pezzi, che non si parlasse di me. Calcutta mi ricorda questo atteggiamento. Però semina grandi canzoni a destra e sinistra. Ricordo che quando uscì 'Mainstream' gli dissi: 'Amico, hai fatto un disco generazionale che racconta la realtà dei ragazzi di oggi in modo meraviglioso. Ti aspetta adesso il maledetto secondo disco...'. Invece lui, zitto zitto, ha cominciato a sparare grandi canzoni che senza bisogno di grosse operazioni di marketing hanno conquistato tutti. Ha riportato il cantautorato negli stadi. Sono andato ad ascoltarlo in concerto quest'estate e mi sono divertito come un pazzo: ciò che risuonava nell'aria erano le sue canzoni. E tutti cantavamo come matti i suoi inni. Calcutta è un ragazzo da proteggere e sono convinto che negli anni riuscirà a tirare sempre fuori qualcosa di bello".