La chitarra e voce delle Runaways, band al femminile nata nel 1975, è una di quelle figure che anche davanti all’evidenza fatichiamo a immaginare adulte, affezionati all’immagine di lei di eterna ragazzina dal look punk e dalle movenze adolescenziali. Eppure oggi, 22 settembre, la cantante della Pennsylvania, al secolo Joan Marie Larkin, ha davvero sessant’anni da festeggiare, a una decina di giorni dal suo ritorno di scena con il singolo “Fresh Start”, primo inedito – destinato alla colonna sonora del cortometraggio a lei dedicato, “Bad Reputation” - dell’artista statunitense dal 2013, quando uscì “Unvarnished”, la sua ultima prova di studio.
Nota soprattutto per la sua militanza nelle Runaways, punto di riferimento per molte rock band al femminile che sono venute dopo di loro, Joan Jett è stata l’anima della band, con al suo fianco la bionda Lita Ford, dalla metà degli anni Settanta, quando la formazione è nata sotto la spinta del produttore Kim Fowley, fino allo scioglimento del gruppo, avvenuto solo quattro anni dopo, nel 1979. Gli anni Ottanta sono iniziati per Joan Jett all’insegna della carriera solista, costellata da difficoltà iniziali – il debutto in solitaria dell’artista, “Bad Reputation”, non riesce a guadagnarsi l’interesse di alcuna casa discografica –, dalla collaborazione con i Blackhearts, prima, da quella con gli Evil Sting, poi, da grandi flop e da grandi successi, come l’album “I Love Rock’n’Roll” (1981), con il singolo eponimo, e il brano “I Hate Myself For Loving You” (1988), estratto da “Up Your Alley”, sesto album dell’artista.
Convinti che anche oggi Joan Jett abbia trovato il modo di celebrare il suo compleanno all’insegna del rock, ci concediamo di prendere parte ai festeggiamenti a modo nostro andando a riascoltare quanto inciso dall’artista nel corso della sua carriera, a partire, ovviamente, dalla musica uscita dagli amplificatori delle ragazze ribelli raccolte sotto il nome di Runaways.