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14/04/1999
Michael Jackson: «Le mie telefonate con Lady Diana»
Michael Jackson ha rivelato al "Daily Mirror": «Quando mi hanno detto della morte di Diana sono svenuto. Letteralmente. Il mio dottore ha dovuto darmi i sali. Avevo un concerto la sera stessa. L'ho annullato perché non ce l'avrei fatta. Ho pianto per settimane, è stato come la morte di Kennedy. Sono fortunato a non aver fatto la stessa fine: anch'io sono fuggito tante volte dai paparazzi. Era una persona meravigliosa, con un cuore grandissimo: girava il mondo a fare del bene, amava i bambini. Come me. Ci confidavamo spesso: mi telefonava e parlavamo di quanto le accadeva, specialmente quando la stampa la metteva sotto pressione - come ha sempre fatto con me. Aveva bisogno di parlare con qualcuno che capiva esattamente quello che provava. Il senso di intrappolamento, l'isolamento dai vicini di casa - la paura che chiamino un giornalista per vendergli quello che sanno di te. Io le dicevo: "Sfidali. Mettiti al di sopra di queste cose. Se sei forte e determinata, nessuno, tranne te, può farti del male". Le raccontavo di come mi capita di salire sul palco distrutto dal dolore, emotivo o fisico - magari per un mal di denti - e come ho imparato a non farci caso, a toglierlo dalla mia mente».