Robert Smith (Cure): "I Duran Duran rappresentavano tutto ciò che odiavamo degli anni ottanta"
Il frontman dei Cure Robert Smith ha parlato dei piani futuri della band inglese che, nonostante i molti e generosi concerti, non pubblica un nuovo album da “4:13 dream” uscito ormai dieci anni fa.
Nella lunga intervista rilasciata al Guardian ha parlando di molti argomenti, non ultimo, per l'appunto, le canzoni del futuro album dei Cure: “Ho provato a scrivere canzoni su qualcosa di diverso da quello che sentivo, ma sono asciutte, sono intellettuali e quello non sono io."
Gli è stato chiesto se rimarrebbe deluso se, ipoteticamente, i Cure non dovessero più pubblicare un album, lui ha risposto: “Lo voglio. Perché mi sono impegnato ad andare in studio e scrivere canzoni per la band, cosa che non ho fatto per 10 anni. Il Meltdown (il festival di cui è direttore artistico) mi ha ispirato a fare qualcosa di nuovo perché ho ascoltato nuove band. Sono entusiasta del loro entusiasmo. Così se non dovesse andare, sarei molto deluso, perché vorrebbe dire che le canzoni non saranno abbastanza buone.”
Ha poi parlato del passato dicendo di ‘non avere mai ben capito’ la sua lunga faida con Morrissey e che i Duran Duran rappresentavano tutto ciò che disprezzavano della musica degli anni ottanta: "In genere erano i Duran Duran, il che è molto triste perché loro ci amavano e venivano ai nostri concerti. Ma rappresentavano tutto ciò che odiavamo: il glamour degli anni ottanta, le cazzate dei consumatori; questo orrore con cui ci siamo scontrati."
Una volta Morrissey riferendosi a Smith lo dipinse come ‘ un pagliaccio grasso con il trucco che piange su una chitarra’. A sua volta, Smith disse: "Se Morrissey dice di non mangiare carne, allora io mangerò carne. Tanto odio Morrissey."