Con il suo secondo album, "Felice", Cristina Scuccia vuole dimostrare di non essere soltanto una meteora, una suora da talent show:
A differenza del precedente album, costituito in buona parte da cover e con netta prevalenza dell’inglese, Cristina Scuccia privilegia questa volta l’italiano – in “Felice” figurano solo due brani in inglese, e uno in portoghese – e le canzoni originali. Cristina non nasconde mai la sua vocazione: l’orsolina si rende immediatamente riconoscibile con abiti religiosi e testi pregni di riferimenti a Dio, al quale l’album – e l’intera carriera di Cristina – sono dedicate senza riserve.