Salta l'accordo con il partner, per ora niente TV musicale per Universal
Da mesi si parlava dell’intenzione della major discografica di aprire una sua TV musicale satellitare con l’aiuto di EchoStar Communications, impresa che negli Stati Uniti vanta 10 milioni e mezzo di abbonati alla piattaforma Dish Network (vedi News). Ma ora il New York Post rivela che le due società sono finite a litigare in tribunale, causa proprio il presunto rifiuto dell’emittente Usa di tener fede agli accordi precedentemente presi con Universal Music.
Nella denuncia depositata presso la corte distrettuale di Manhattan, Vivendi, proprietaria di Universal, spiega di aver venduto per un miliardo di dollari la quota di EchoStar acquistata nel 2001 (per un miliardo e mezzo), conseguenza della decisione di cedere al network NBC tutti i suoi interessi in campo cinematografico e televisivo (vedi News). La multinazionale francese sostiene però di avere conservato i diritti di lanciare il nuovo canale musicale attraverso Dish Network, e ai giudici newyorkesi ha chiesto un’ingiunzione che costringa la controparte a concedergli lo spazio concordato sul satellite.
Di certo, e dopo aver già ridotto i programmi iniziali da tre a un solo canale tematico, Universal è costretta a mettere temporaneamente in cantiere i piani di creare un’alternativa allo strapotere di Mtv. Il lancio della sua Tv musicale, che avrebbe dovuto chiamarsi IMF (International Music Feed) e proporre un palinsesto tutto musicale di taglio, appunto, internazionale, era previsto per il 20 gennaio: ma a questo punto è rinviato a data da destinarsi nonostante l'interessamento di altre emittenti via cavo e via satellite.
Nella denuncia depositata presso la corte distrettuale di Manhattan, Vivendi, proprietaria di Universal, spiega di aver venduto per un miliardo di dollari la quota di EchoStar acquistata nel 2001 (per un miliardo e mezzo), conseguenza della decisione di cedere al network NBC tutti i suoi interessi in campo cinematografico e televisivo (vedi News). La multinazionale francese sostiene però di avere conservato i diritti di lanciare il nuovo canale musicale attraverso Dish Network, e ai giudici newyorkesi ha chiesto un’ingiunzione che costringa la controparte a concedergli lo spazio concordato sul satellite.
Di certo, e dopo aver già ridotto i programmi iniziali da tre a un solo canale tematico, Universal è costretta a mettere temporaneamente in cantiere i piani di creare un’alternativa allo strapotere di Mtv. Il lancio della sua Tv musicale, che avrebbe dovuto chiamarsi IMF (International Music Feed) e proporre un palinsesto tutto musicale di taglio, appunto, internazionale, era previsto per il 20 gennaio: ma a questo punto è rinviato a data da destinarsi nonostante l'interessamento di altre emittenti via cavo e via satellite.
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