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03/03/1999
Aperto il museo del rock di Sheffield
Il "Corriere della Sera" annuncia l’apertura (avvenuta ieri, 2 marzo) del museo del rock a Sheffield, del quale Rockol aveva già parlato. Scrive Cristina Taglietti: «La penultima volta che si è parlato di Sheffield, centro siderurgico nel britannico Yorkshire, è stato per via dei disoccupati spogliarellisti di "Full Monty", il film campione d'incassi dello scorso anno. Per il resto, la città fa pensare soprattutto alla produzioni di coltelli e armi da taglio. Certo non evoca immediatamente le atmosfere maledette del rock'n roll né quelle più soft del pop, se si esclude il fatto che è la città natale di Joe Cocker e del gruppo dei "Pulp". Da ieri, comunque, è anche la sede del Centro Nazionale di Musica Popolare britannico: una specie di museo finanziato dallo Stato con gli introiti delle lotterie, situato in un edificio ultramoderno composto da quattro cupole d'acciaio interconnesse, dove il visitatore non trova memorabilia (a parte una chitarra donata dal gruppo dei Def Leppard), ma può giocare a creare la sua musica, mixando i suoni, montando video, facendo il disc jockey, trovando anche soluzioni grafiche per ipotetiche copertine di dischi. Insomma, sembra più un centro ricreativo per giovani telespettatori di Mtv. L'iniziativa, però, non è piaciuta molto ai quotidiani inglesi: il rock, ha scritto il "Guardian", porta con sé un alone di maledizione, la ribellione alle convenzioni sociali, l'esaltazione di sesso e droga. Può un centro finanziato dallo Stato raccontare questa storia? »