L’ex Cugino di Campagna Marco Occhetti ha rilasciato un’intervista al giornale di Roberto D’Agostino, nella quale racconta che da qualche anno per lui sta diventando difficile arrivare a fine mese e per questa ragione avrebbe iniziato a calcare, chitarra alla mano, le piazze di Roma nell’intento di racimolare qualche spicciolo.
La ragione di tale tracollo, ha raccontato a Dagospia, è legata al fatto di avere a carico due componenti della famiglia invalidi – la mamma e il fratello - e una figlia; ma anche, e soprattutto, la riluttanza degli ex compagni di band nella spartizione dei guadagni: “Non mi hanno versato i contributi, si sono inventati mille sotterfugi. Sono tutti tirati coi soldi, ma a livelli estremi. Ed è finita male. Quella gente è fredda”, ha detto. Per poi aggiungere: “Dopo la mia uscita, mi hanno messo i bastoni tra le ruote. Non volevano che usassi il nome della band”.
Nei primi anni dopo l’abbandono del gruppo - lasciato per sua volontà - del quale è stato cantante e chitarrista dal 1986 al 1994, con il nome di Kim, Occhetti avrebbe goduto della “scia di popolarità come ex voce dei Cugini di Campagna. Poi la cosa è andata scemando e la situazione è precipitata”.
In piazza Navona e in piazza del Pantheon Occhetti raccoglie le offerte e vende una raccolta di cover di brani da lui eseguiti, ma “registrati male, a casa di un amico che mi ha aiutato con i mezzi che ha”.
I Cugini di Campagna, costituitisi nella prima formazione nel 1970, sono ancora attivi. Il gruppo è attualmente composto da Ivano Michetti, Daniel Colangeli, Tiziano Leonardi e Silvano Michetti. L’ultimo album in studio è “Una meravigliosa storia infinita – Dal 1970 al 2017”, uscito quest’anno.