È morto all'età di 71 anni Paul Buckmaster, compositore e arrangiatore britannico che nel corso della sua carriera ha avuto modo di collaborare con - tra gli altri - David Bowie, Rolling Stones e Elton John.
Buckmaster mosse i suoi primi passi nel mondo della musica come violoncellista, ma ben presto cominciò a lavorare come arrangiatore: nel 1969 scrisse, insieme a quello che diventerà poi il Duca Bianco, l'arrangiamento di "Space Oddity".
La collaborazione con Elton John diede i suoi frutti in album come "Tumbleweed connection" e "Madman across the water", pubblicati rispettivamente nel 1970 e nel 1971: Buckmaster curò gli arrangiamenti orchestrali dei pezzi di entrambi i dischi. L'artista ha dedicato al compositore queste parole:
Addio Paul Buckmaster. Ho il cuore spezzato. Lui mi ha aiutato a diventare l’artista che sono oggi. Un arrangiatore rivoluzionario che ha preso le mie canzoni e le ha sollevate in volo. Insostituibile.
Per i Rolling Stones, invece, Buckmaster arrangiò e diresse l'orchestra in "Moonlight mile" e "Sway", due pezzi dell'album "Sticky fingers".
In Italia, Paul Buckmaster ha collaborato con artisti quali Angelo Branduardi, Riccardo Cocciante e Teresa De Sio.
Per Branduardi, si è occupato della produzione e dell’arrangiamento del primo album, “Angelo Branduardi”, del 1974. A proposito del disco, il cantautore aveva detto: “In realtà l’avvenimento più importante di questo disco è la collaborazione con Paul Buckmaster: quando fu respinto il primo disco [dalla RCA, nella sua prima versione, ndr], senza nemmeno conoscerlo, scrissi a Paul e lui, con mia grande sorpresa, venne in Italia”. Il brano “Eppure chiedilo agli uccelli”, il terzo del lato A del disco, è stato interamente composto da lui. Così Branduardi lo ha ricordato nel suo post su Facebook:
La collaborazione con Cocciante si è, invece, concretizzata nell’arrangiamento e nella produzione dell'album del 1985 “Il mare dei papaveri”, il dodicesimo del cantautore.
Con Teresa De Sio, infine, Buckmaster è coinvolto nel disco “Toledo e regina” (1986), che mette insieme i classici della tradizione napoletana con gli arrangiamenti del compositore, che ha scritto gli archi e diretto l’orchestra.
Nel 2002 Paul Buckmaster vinse anche un Grammy Award per l'arrangiamento di "Drops of Jupiter" dei Train.