Francesco De Gregori porta il suo tour nei teatri negli Stati Uniti

Partito lo scorso 13 ottobre dal Vox Club di Nonantola (Mo) il tour nei club di Francesco De Gregori è arrivato negli Stati Uniti. Si è esibito infatti ieri al Regent Theatre di Boston e si esibirà domani alla Town Hall di New York. Sul palco il cantautore romano sarà accompagnato da una formazione: Guido Guglielminetti (basso e contrabbasso), Carlo Gaudiello (piano e tastiere), Paolo Giovenchi (chitarre) e Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino).
Dice De Gregori di questa inedita formazione: “In questo giro di club non avremo un batterista, ci sarò io che batto il piede sul palco e basta. E poi ci saranno un paio di chitarre, un basso e una tastiera. La maggior parte dei batteristi che conosco ormai cercano di somigliare a una batteria elettronica e questa cosa non mi piace. Non credo ai musicisti che dicono ‘Sto cercando un nuovo suono’. È il suono che di solito viene a trovare te. E credo che con questa band succederà”.
E aggiunge riguardo la trasferta americana: “Mi incuriosisce la Town Hall, il teatro dove andremo a New York.
È un locale storico di Broadway, dove pare abbia suonato Dylan la prima volta che uscì dalla cerchia protetta dei piccoli club del Village. Di Dylan metterò in scaletta anche un pezzo preso del mio ultimo disco di traduzioni. Può sembrare una stranezza andarlo a cantare in italiano davanti a un pubblico internazionale. Ma una sera a Parigi ho sentito Dylan cantare in inglese "Les feuilles mortes" e da allora ho capito che si può fare tutto. Non credo che ci sia una gran differenza fra il nostro pubblico e quello che troverò a Monaco o a Londra o a Parigi. Anche lì è pieno di italiani, e poi il mondo si è rimpicciolito, i linguaggi si sono integrati”.