Liberato, dal regista Francesco Lettieri qualche indizio: 'E' napoletano. E non è chi pensate voi...'

Continua a fare parlare di sé il Banksy della post-neomelodia partenopea: dopo lo scherzo di Giorgio Moroder e caduta l'ipotesi di un progetto trasversale che coinvolga alcuni esponenti dell'indie e dell'hip hop tricolore, sono arrivati nelle ultime ore nuovi elementi per cercare di dare un volto e un'identità a Liberato.

L'edizione online del Mattino riferisce che nella serata di ieri, lunedì 25 settembre, in occasione della San Gennaro Day, manifestazione tenutasi sul sagrato del duomo di Napoli, il misterioso artista ha inviato un messaggio destinato al pubblico ("State sciolti") e un "ambasciatore", il suo regista di fiducia Francesco Lettieri, autore delle clip abbinate a "Nove maggio", "Tu t'è scurdato 'e me" e "Gaiola portafortuna". Proprio Lettieri, incalzato dalle domande del conduttore e direttore artistico Gianni Simioli, ha offerto al pubblico qualche indizio circa l'identità dell'artista: "Posso dirvi che tutti i nomi e tutte le storie tirate in ballo finora sono errate e che Liberato è napoletano, orgoglioso di esserlo e pronto a ringraziare per quello che Napoli in qualche modo gli permette di essere", ha spiegato Lettieri, precisando come Liberato non sia né il rapper Livio Cori né il poeta e scrittore Emanuele Cerullo.

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