Neil Young - la recensione di "Hitchhiker"

Neil Young è un monumento della musica, un pilastro capace di cavalcare senza sosta direzioni artistiche differenti in una carriera fitta di alti e bassi. Genio e sregolatezza fuori misura per un artista che ha seguito sempre e solo la propria strada, lungo la quale ha disseminato qua e là nastri che ha preferito tenere al chiuso dei suoi archivi. Finalmente è arrivato anche il tempo di "Hitchhiker", un intero album acustico pensato per una pubblicazione che non è mai arrivata, se non quarant'anni dopo la sua sessione di registrazione, avvenuta sotto gli influssi benefici della luna piena e di una buona dose di birra, marijuana e cocaina.
"Un album semplice e diretto, poco più di mezz’ora di musica registrata in sequenza: voce, chitarra, armonica e un paio di efficaci pause. Il risultato è asciutto, essenziale, ma assolutamente affascinante, con quella inconfondibile timbrica nasale sempre in primo piano."