Disordini a Charlottesville, le reazioni di Dave Matthews, Lorde, Lady Gaga, John Legend e altri

Hanno suscitato scalpore presso la comunità musicale statunitense (e non solo) gli incidenti verificatosi ieri a Charlottesville, in Virginia, dove durante una manifestazione antirazzista un suprematista bianco, identificato dalle autorità americane nel ventenne James Alex Fields, si è scagliato con la propria auto su un corte uccidendo una manifestante (Heather Heyer, 32 anni) e ferendone altri trenta.
"Siamo disgustati dall'atto di razzismo e di odioso terrorismo accaduto nella nostra città questo fine settimana", ha fatto sapere, per mezzo di una nota, la Dave Matthews Band, che proprio a Charlottesville ha mosso i primi passi: "I nostri cuori, come quelli di molti di voi, sono spezzati. I nostri pensieri vanno alle famiglie delle vittime di questi atti inconcepibili. Questa non è la Charlottesville che conosciamo e amiamo. (...) Questi atti criminali e chi li incita non sono quello che noi aspiriamo ad essere. (...) L'odio mascherato da libertà di espressione è pavido e vergognoso. E' proprio la tolleranza nei confronti dei discorsi di odio a dare il via libera a crimini come quello del quale siamo stati testimoni in queste ore. Non c'è niente di puro, accettabile o filosofico nel nazismo, o nel razzismo mascherato da retaggio".
Pur non essendo americana, la neozelandese Lorde ha preso parola sull'argomento twittando: "Vorrei solo dire che sono molto, molto dispiaciuta. Tutti i bianchi sono responsabili del prosperare e della decadenza del nostro sistema. Dobbiamo fare meglio. Sono dispiaciuta".
"Prego perché un vero leader espella da questo paese l'odio", ha twittato Lady Gaga: "Questa non è l'America. Quello che è successo è anzi anti-americano. So che non siamo stati creati per odiarci, ma per amarci e aiutarci. [Il governo] è troppo spaventato per fare la cosa giusta perché preoccupato di perdere voti? Non importa: le giovani generazioni conoscono già la risposta".
"Abbiamo simpatizzanti nazisti e nazionalisti bianchi anche alla Casa Bianca", ha scritto John Legend: "Condannate pure loro. Non devono ricevere i soldi dei contribuenti. Cacciate i razzisti dalla Casa Bianca o chiudete il becco".
Snoop Doog, come molti altri colleghi, ha scelto una foto per esprimere il suo pensiero:
"Avete problemi con questo [due atleti afroamericani che si rifiutano di cantare l'inno nazionale, nello specifico Colin Kaepernick e Eric Reid dei San Francisco 49ers, durante una delle proteste attuate nell'ambito del movimento Black Lives Matter, ndr] e non con questo [neonazisti in parata]?"
Più poetico, ma sempre "grafico", è stato il messaggio degli Animal Collective:
"Nello spettro non ci sono barriere. I colori, nessuno escluso, sono parti del tutto. Perché, come umanità, dovremmo separarci in base al colore della nostra pelle?".