Mimmo Locasciulli, il grande sottovalutato: dieci canzoni per rendergli onore (2 / 11)

“L’uomo del venerdì” (“Non rimanere là”, 1975)

Abruzzese di Penne, classe 1949, medico (professione che esercita veramente: tra i casi più difficili, un Piero Ciampi che deve cercare di far smettere di bere), pianista, autore e musicista, Locasciulli studia a Perugia dove, grazie all’incontro con alcuni studenti della brulicante Università per Stranieri, si avvicina a quel nuovo folk americano che caratterizzerà anche il suo primo album Non rimanere là”, pubblicato con ‘Folkstudio’ nel 1975. ‘Folkstudio’ è l’etichetta che ha nella sua pelle una voglia sincera e concreta di dare un’opportunità ai giovani che si sono messi in luce nell’omonimo mitico locale fondato da Giancarlo Cesaroni, di cui Mimmo, traferitosi nel frattempo a Roma, è da anni una colonna. L’album acerbo, ma contiene almeno una chicca: questa L’uomo del venerdì”.

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