Tidal, è psicodramma: fuori dai giochi anche il terzo amministratore delegato Jeff Toig

Non c'è pace per Tidal, la piattaforma di streaming musicale fondata "da artisti per gli artisti" e guidata - imprenditorialmente parlando - dalla star americana dell'hip hop Jay-Z, capofila di una cordata di investitori della quale fanno parte, tra gli altri, anche Madonna, Daft Punk, Jack White e Kanye West: dopo Andy Chen, l'ex amministratore delegato che lasciò il proprio incarico nell'aprile del 2015, e Peter Tonstad, che gli subentrò per un mandato lampo durato fino al giugno dello stesso anno, ha rassegnato le sue dimissioni anche Jeff Toig, il nuovo ceo salito in carica solo lo scorso mese di gennaio.
Per il momento, le circostanze di questo ennesimo avvicendamento sono tutte meno che chiare: secondo Billboard, che per primo ne ha dato notizia, il manager non sarebbe più operativo già dallo scorso mese di marzo, lasciando così un vuoto di potere decisionale ancora del tutto da riempire.
"Auguriamo a Toig il meglio per le sue imprese future", si è limitata a commentare la società in un comunicato ufficiale: "Coerentemente alle nostre politiche di espansione sul mercato, annunceremo l'identità del nuovo amministratore delegato nelle prossime settimane".
Forte di un milione (stimato) di abbonati (contro i 50 di Spotify e i 20 di Apple Music), Tidal lo scorso gennaio ha ceduto il 33% della sua quota azionaria alla società di telecomunicazioni americana Sprint.