Christaux - la recensione di "Ecstasy"

Dopo qualche anno di pausa dalla band, Clod, una delle due anime degli Iori's Eyes, torna con un nuovo progetto solista: Christaux, questo il nome della sua nuova incarnazione, rappresenta un nuovo inizio per l'artista milanese. “Ecstasy” è il titolo del suo disco d’esordio, pubblicato a fine aprile per La Tempesta Dischi, prodotto dallo  stesso Clod e da Mario Conte, precedentemente al lavoro con Colapesce, Meg e Antico. Chiamato a descrivere il nuovo lavoro, dieci pezzi all’insegna di un pop sintetico e dagli arrangiamenti barocchi, Clod ha dichiarato: “… è uscito qualcosa di imponente, a livello sonoro e d’immagine, e anche molto sincero, diretto, è esattamente come mi sento io.” Per la costruzione dell’immaginario si è ispirato a Caravaggio, la fotografia degli anni ’80/ ’90 (Richard Avedon, Helmut Newton, Nan Goldin, Peter Lindberg, Ara Gallant per citarne alcuni), l’iconografia cattolica (tutta, senza soffermarsi ad un periodo storico preciso) e i Carmina Burana.

Un lavoro serio sotto tutti i punti di vista, prodotto dallo stesso Clod e da Mario Conte, precedentemente al lavoro con Colapesce, Meg e Antico. Serio perché Clod ha un approccio che non esito a definire nobile nei confronti della sua arte...

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