Da riscoprire: la storia di “Delta Machine" dei Depeche Mode

Nel 2012-2013 i Depeche Mode sono una macchina da guerra dai meccanismi rodati, eppure non smettono di cercare nuove strade, di giocare con suoni e soluzioni.
La macchina si rimette in moto nel 2012. Il “Tour of the Universe” è terminato nel 2010, a seguito di “Sounds of the universe”. La band lo ha immortalato con  il film concerto “Tour of the Universe: Barcelona 20/21.11.09” e ha chiuso il contratto con la EMI con la raccolta “Remixes 2: 81–11” (in cui appaiono anche Vince Clark e Alan Wilder, che remixano brani del gruppo). I membri del gruppo hanno i loro modi e loro tempi - non brevi, dettati da chimiche interne ormai consolidate e stabilzzate, che devono permettere a Gore, Gahan e Fletch di ricaricarsi altrove prima di avviare la loro macchina gigantesca. Nel 2012, quando la band sta tornando in studio, Gahan pubblica un disco con i Soulsavers, con cui qualche anno dopo tornerà a collaborare andando anche in tour.

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Quello che uscirà nel 2013 sarà contemporaneamente l’inizio di una nuova fase e la fine di un’altra. “Delta machine” è il primo disco per la Columbia Records della loro carriera. Ed è la chiusura della trilogia iniziata nel 2005 con “Playing the Angel” e continuata nel 2009 con “Sounds of the Universe”: come i precedenti è prodotto Ben Hillier, che dà una mano al gruppo nell’identificare un suono che è contemporaneamente tipicamente Depeche, ma anche nuovo.

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