George Harrison: «Non sto morendo», ma ammette il cancro
Trent'anni fa, quando in base a una serie di "prove" raccolte tra dischi, foto e documenti di varia natura si diffuse la voce che Paul McCartney fosse defunto, il Beatle si vide costretto a dichiarare: «Giuro che non sono morto: se lo fossi, sarei il primo a saperlo».
Oggi George Harrison, che ha dato l'impressione di essere un po' giù di corda durante la Messa per Linda McCartney a Londra, dice: «Tranquilli, non sto morendo», ma aggiunge, sulle colonne del "News of the World", che le voci sul suo conto avevano un fondo di verità: gli è stato asportato dal collo un nodulo canceroso. Il chitarrista 54enne ha appena terminato una terapia a base di irradiazioni, dolorosa ma a quanto pare efficace e ispirante: «Potrei comporre un pezzo intitolato ‘Radiation therapy’». Alla fine, proprio la settimana scorsa i medici gli hanno garantito che non c'è nulla di cui preoccuparsi. «Sono stato molto fortunato: quando si dice la parola cancro tutti pensano che finirà in tragedia, ma non mi è successo niente: ho solo un piccolo segno rosso sul collo. Sono convinto di essermelo procurato con il fumo: avevo ricominciato con le sigarette dopo anni di astinenza. Adesso ho smesso di nuovo». .