Fabri Fibra contro Valerio Scanu, atto secondo. Dopo la sentenza che lo scorso giugno ha condannato il rapper a pagare una multa e una provvisionale di 20mila euro come risarcimento per il cantante di "Per tutte le volte che", arriva ora la notizia che Fibra dovrà tornare in tribunale per il secondo capitolo della querelle.
La disputa legale tra i due ebbe inizio nel 2013, quando Scanu agì per vie legali dopo che il rapper aveva pubblicato una canzone, "A me di te", il cui testo conteneva una serie di allusioni sessuali rivolte proprio a Scanu.
La sentenza emessa dal Tribunale di Milano all'inizio del 2016 è diventata definitiva lo scorso giugno e ha stabilito che il testo del brano di Fibra offendeva la reputazione di Valerio Scanu.
Ora Fabri Fibra è accusato di aver diffamato Valerio Scanu non solo nella canzone, ma anche dal vivo, durante un concerto, facendo cantare la canzone al pubblico. Il cantante lo ha denunciato non solo per diffamazione, ma anche per istigazione a delinquere: il pubblico ministero Cristian Barilli ha deciso di chiedere l'archiviazione per entrambe le contestazioni mosse da Scanu e dai suoi legali.
Questi ultimi, però, si sono opposti alla decisione del pm. Negli scorsi giorni si è tenuta dunque un'udienza davanti al giudice per le indagini preliminari, che da un lato ha archiviato l'accusa di istigazione a delinquere ma ha deciso al tempo stesso di non archiviare quella di diffamazione.