Calcutta - la recensione di "Mainstream +"

Dopo essere uscito nell'autunno del 2015 e dopo essere tornato nei negozi la scorsa estate in versione deluxe, "Mainstream" di Calcutta viene ripubblicato sotto forma di cofanetto che contiene tre dischi: il cd con le canzoni della versione deluxe (quella con "Oroscopo" come ghost track), un disco dal vivo registrato lo scorso dicembre a Roma e un cd con le demo delle canzoni. Lo abbiamo ascoltato ed ecco cosa ne pensiamo:
 

Il "fenomeno Calcutta" è stato emblematico: il cantautore di Latina, più di altri suoi colleghi, ha dimostrato che i confini tra "mainstream" e "underground", tra "pop" e "indie", oggi non esistono più. E se esistono, non sono più muri difficili da scavalcare (e che nessuno vuole scavalcare): quei muri li hanno buttati giù, armati di picconi e martelli, Manuel Agnelli che va a fare il giudice a X Factor e che manda letteralmente affanculo l'"indie-alternative", i vari Thegiornalisti, Levante, Zen Circus, Brunori Sas, Ex-Otago, I Cani che scalano le classifiche e che vengono passati dalle radio "mainstream". Alla fine del disco dal vivo, dopo aver eseguito "Oroscopo", Calcutta dice una cosa emblematica: "Questo pezzo è la fine del nostro tour, è la fine di tutto. Ed è anche la fine della musica italiana".

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