Secondo i risultati di uno studio scientifico pubblicato dal Proceedings of the National Academy of Sciences, sarebbe proprio il bassista l'elemento chiave e più importante nell'economia del suono di una band - contrariamente, ad esempio, al detto diffuso secondo cui è il batterista a livellare la bravura dei gruppi: più è capace, più la band spinge (e viceversa).
Secondo lo studio, il cervello umano avrebbe una maggiore facilità nel comprendere e identificare i suoni e i ritmi con tonalità più bassa, tanto che normalmente è più facile che si balli con brani in cui il basso è in evidenza, rispetto agli strumenti con tonalità più alta (come chitarre e batterie). A questo punto il basso diviene un elemento chiave, contemporaneamente ritmico e melodico, capace di coinvolgere l'ascoltatore a dispetto dell'irruenza degli altri strumenti.
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