Willie Williams, che da molti anni si occupa dell'allestimento e della progettazione di palchi e live show per i tour dei rocker irlandesi U2, ha rilasciato alcune piccole indiscrezioni su ciò che ci si deve aspettare in occasione del tour per i 30 anni di "The Joshua Tree".
Al momento, stando a Williams, ci sono ancora molti dettagli da definire, a partire dalla scaletta, come ha spiegato a "Rolling Stone USA":
Siamo ben consci del fatto che il disco dura solo un'ora e lo spettacolo deve essere più lungo, quindi come gestiamo la cosa? Come possiamo far funzionare il tutto? Si suona tutto l'album di fila o si mescolano i pezzi con altri? Onestamente, ci stiamo ancora pensando.
Williams ha svelato che sicuramente sugli stadi in cui si svolgono i concerti sarà proiettata l'iconica ombra dell'albero ritratto sulla copertina del disco. Ha anche spiegato che l'idea sarebbe di recuperare alcuni elementi dell'allestimento originale del tour originale, ma ci sono alcuni problemi:
L'allestimento originale è ridicolo nel su minimalismo. All'epoca lo chiamavamo minimalismo massimalista. In Europa non c'erano schermi. [...] Era fantastico come il solo potere della musica riuscisse a riempire quegli ambienti. Ora, ovviamente, la gente si aspetta una produzione stratosferica rispetto a 30 anni fa. Ma il set-up originale non è male. Avevo in mente una cosa molto tradizionale, da palco di festival, una scatola con l'amplificazione su entrambi i lati. Pensavo: Cosa possiamo farci? E' l'idea più fuori moda possibile per un concerto... ma se la vediamo con gli occhi degli U2 di sicuro riusciremo a cavarne fuori qualcosa di interessante.