EMI: meglio l'Internet sicuro dei Cd 'promo' per proteggersi dalla pirateria
“Copy control” o no, le case discografiche sono terrorizzate dagli usi “impropri” che giornalisti, programmatori radiofonici e altri addetti ai lavori possono fare dei Cd distribuiti in anteprima sulle date di uscita nei negozi a scopo promozionale.
Di qui il tentativo di provare strade alternative, e auspicabilmente più sicure, per preservare i propri copyright dai rischi di pirateria e duplicazione selvaggia: tra questi sta prendendo piede il programma di distribuzione digitale Share!, che la società di telecomunicazioni Interoute mette da qualche tempo a disposizione degli operatori discografici (dal luglio scorso anche in Italia: vedi News) sfruttando una rete internazionale a fibre ottiche per far circolare in modo sicuro i file audio, incorporanti il software DRM per la limitazione delle copie e i codici watermark che consentono di risalire al primo utilizzatore. .
Il sistema è già stato usato, in Gran Bretagna, da Warner e BMG (la prima volta per l’invio alle radio di un singolo di Avril Lavigne, vedi News), e ora sulla stessa strada ha deciso di muoversi anche la major di casa, EMI Music: la multinazionale inglese utilizzerà la piattaforma on-line per distribuire singoli e album sia internamente, tra i vari uffici e sedi aziendali, sia a terze parti. “Prendiamo molto seriamente la minaccia della pirateria”, ha spiegato Richard Cottrell della EMI. “Share! di Interoute è una delle tante misure preventive che stiamo adottando per proteggere noi stessi e i nostri artisti”.