La “media company” italiana, quotata al Nuovo Mercato e al Nasdaq americano, è finita nel mirino della Guardia di Finanza per presunta violazione della legge sulla privacy, trattamento illecito di dati personali e frode informatica.
Secondo l’accusa formulata dal nucleo regionale lombardo di Polizia Tributaria, coordinato nelle indagini dal sostituto procuratore milanese Gianluca Braghò, Buongiorno Vitaminic avrebbe utilizzato illecitamente a suo vantaggio un database/indirizzario comprendente i dati personali di circa 450 mila soggetti: l’elenco era entrato in suo possesso quando la società era stata incaricata di gestire per conto di un sito Internet esterno la distribuzione di una newsletter on-line; risolto il contratto con il committente, l’azienda guidata da Mauro Del Rio e Andrea Casalini avrebbe continuato a farne uso per inviare migliaia di e-mail pubblicitarie senza richiedere il preventivo consenso ai destinatari così come previsto dal nuovo Testo Unico sulla privacy, praticando in sostanza una sorta di spamming su vasta scala. .
Secondo i finanzieri, che del caso stanno interessando anche l’autorità garante della privacy, Buongiorno Vitaminic ne avrebbe tratto un doppio vantaggio economico, pubblicizzando abusivamente i propri prodotti e servizi ed evitando di pagare i dovuti introiti al titolare del sito Internet a cui il sistema informatico faceva capo. Un danno ne sarebbe derivato anche agli utenti che, in molti casi, si sarebbero trovati nell’impossibilità di cancellare i propri nominativi dalla newsletter e di eliminare i messaggi ricevuti dalla propria casella di posta elettronica.
Il legale rappresentante di Buongiorno Vitaminic e il responsabile del trattamento dei dati personali sono finiti nel registro degli indagati; le Fiamme Gialle stanno proseguendo l’inchiesta per verificare se altre presunte violazioni della legge sulla privacy siano state commesse utilizzando gli altri quasi 50 milioni di indirizzi e-mail gestiti complessivamente dalla società.