A due settimane dalla chiusura delle votazioni, fissata per martedì 20 dicembre, si sta movimentando la classifica - ovviamente parziale - dei Rockol Awards 2016, il grande sondaggio rivolto a lettori e a esperti del settore (300 tra giornalisti, critici e professionisti della comunicazione musicale) sul meglio, su disco e dal vivo, che il mondo del pop e del rock ci abbia offerto negli ultimi mesi.
Guardando fuori dai nostri confini, il nome che nelle ultime ore ha dominato le preferenze del pubblico è stato uno e uno soltanto: quello di Bruce Springsteen. Il Boss, infatti, non solo è risultato in vetta nel totale dei voti espressi ieri nella categoria "Miglior album internazionale" (con "Chapter and Verse", il best of con inediti abbinato all'autobiografia "Born to Run"), ma anche in quella relativa al "Miglior concerto internazionale", dove il rocker del New Jersey è entrato di diritto grazie agli eventi che l'hanno visto protagonista nel nostro Paese la scorsa estate.
Più fluido, per così dire, è il fronte italiano: Ligabue, che sul palco, nel 2016, è salito solo per due volte (a Monza, per il Liga Rock Park) ieri si è segnalato come uno tra i nomi più votati, insieme a Jovanotti e Marco Carta, nella categoria "Miglior concerto italiano". In quella riservata agli album, invece, appaiato al rocker di Correggio (in gara con il recente "Made in Italy") c'è Vinicio Capossela, con "Canzoni della cupa": entrambi i titoli hanno conteso a "Come il mondo" di Marco Carta e "Il senso della vita" dei Ghost il titolo di album italiano più votato nella giornata di ieri, martedì 6 dicembre.