Demetrio Stratos: la voce che abbatte le frontiere…

Pensieri sparsi, ricordi… troppi per essere organizzati… troppi anche per essere dimenticati… specialmente se riferiti a Efstratios Demetriou, al secolo Demetrio Stratos, ancora oggi una delle icone più intriganti della musica moderna, nonostante sia scomparso la mattina del 13 giugno 1979 a New York… aveva solo 34 anni.
Nato ad Alessandria d’Egitto da genitori greci, vissuto in Italia, Stratos artisticamente era cittadino del mondo. E “Metrodora” fu il suo primo esperimento solista, pubblicato mentre la sua avventura con gli Area doveva ancora terminare… mancava il capitolo finale… l’emozionante “1978 gli dei se ne vanno gli arrabbiati restano”.
Per chiarire la forza devastante di quei primi vagiti discografici a nome Stratos, oltre gli Area, occorrerebbe recuperare il contesto di album come “Metrodora” e “Cantare la voce”, di cui sarebbe difficile parlare decontestualizzandoli dal tempo e dalla cultura in cui sono nati. Per immergersi nuovamente in quello spazio-tempo, basta rifarsi alle note di copertina di METRODORA, firmate da Stratos…
“…Oggi si parla della voce come di uno strumento difficile da suonare; ma contrariamente a qualsiasi altro strumento che può essere riposto dopo l'uso, la voce non si separa mai dal suo proprietario e quindi è qualcosa di più di uno strumento. L'ipertrofia vocale occidentale ha reso il cantante moderno pressoché insensibile ai diversi aspetti della vocalità, isolandolo nel recinto di determinate strutture linguistiche. È ancora molto difficile scuoterlo dal suo processo di mummificazione e trascinarlo fuori da consuetudini espressive privilegiate e istituzionalizzate dalla cultura delle classi dominanti”.
“… I materiali qui registrati vanno intesi come proposte di liberare con la maggior naturalezza possibile l'uso della voce. Per questo non sono presi in considerazione trucchi tecnologici per modificare il timbro della voce sono stati adoperati soltanto una corda, una cartina Rizla per sigarette e un bicchiere di acqua. Questo lavoro non va assunto come un ascolto da subire passivamente… ma come un gioco in cui si rischia la vita (Jean-Jacques Lebel)”.
La Sony ha incluso “Metrodora”, primo suo album solista, nel cofanetto “Prog” con 15 lavori fondamentali del rock italiano degli anni 70 e un numero speciale della rivista bimestrale Prog Italia con foto rare e articoli sui festival pop e sulle riviste musicali degli anni 70. L’edizione in vinile è distribuita in esclusiva su Amazon, quella in CD nel circuito delle librerie Feltrinelli.
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